La gestione del personale è un oggetto piuttosto impalpabile, soprattutto nella sua parte non legata alle procedure ma legata alla comunicazione con i dipendenti dell’azienda.
Il ruolo di Responsabile Risorse Umane, al netto del corpo delle competenze specialistiche legate ai processi propri della funzione, potrebbe essere declinato su due ambiti tutto sommato abbastanza definiti: l’ascolto delle persone e la diffusione, a quelle stesse persone, delle logiche e delle filosofie con cui l’azienda gestisce i suoi collaboratori.
L’ascolto.
Ho imparato dall’esperienza che questo ambito di attività è estremamente importante per le aziende, anche piccole, ma è spesso poco presidiato per mancanza di tempo o per mancanza della giusta sensibilità da parte dei Responsabili: l’effetto è simile a quello che la mancata manutenzione programmata fa alle macchine, un senso di incuria e di disinteresse comincia a diffondersi in azienda.
Il Responsabile Risorse Umane non è il supplente dei Responsabili ma può essere un terminale di ascolto per quei dipendenti che non hanno un riferimento disponibile o hanno problemi in azienda; può diventare uno stimolo ai Responsabili per migliorare questo fondamentale aspetto della gestione delle persone.
La diffusione e la spiegazione.
Troppo spesso le logiche con cui l’azienda gestisce e valorizza le persone non sono sufficientemente note oppure chiare ai dipendenti; e altrettanto spesso si diffondono all’interno dell’organizzazione voci incontrollate e leggende aziendali. Compito di tutti i Responsabili e, a maggior ragione, del Responsabile Risorse Umane, è quello di comunicare spesso e diffusamente la realtà delle cose, senza manipolazioni e con obiettività.
La comunicazione non prevede spazi vuoti: se l’azienda, per tramite delle sue figure chiave, non comunica, saranno altri soggetti a farlo, generalmente con scopi non benevoli.